Dagli Stati Uniti le Lotus Chips ai fiori di loto

Avatar photo Loris Tirelli3 Dicembre 2020

Food Evolvation è un processo che innova mescolando insieme stili alimentari differenti. Accade spesso che alcuni alimenti antichi si combinino con versioni più moderne. È il caso delle Lotus Chips a marchio Good Roots.

L’imprenditrice giapponese Miki Takaha Lenox ha fondato questa azienda con sedi negli Stati Uniti e in Giappone. Proprio dal paese asiatico arrivano sia l’ispirazione sia molti ingredienti basilari per queste patatine snack chiamate anche Renkon. La parola “renkon” indica la radice del fiore di loto, noto anche come simbolo di purezza, resilienza, serenità e speranza. Insomma, questo prodotto ormai presente nel circuito distributivo degli Usa costituisce un unicum in grado di unire tradizioni antiche e gusti moderni.

L’ingrediente fondamentale è questa antichissima pianta acquatica, utilizzata da secoli in Estremo Oriente, ricca di vitamina C e ottima fonte di fibre. Le Lotus Chips possono accompagnare le insalate sia contorni per carne, pesce e tofu. La componente moderna del prodotto è la sua forma, tipica di uno snack attuale come appunto le chips. Una porzione da 57 grammi apporta 240 calorie e soltanto 8 grammi di grassi ed è praticamente priva di colesterolo. Snack interamente bio, non ogm e gluten free, s’inserisce perfettamente nel nuovo trend veggie-vegano ed è un alimento adatto a chi segue una dieta povera di grassi. Insomma, ci sono abbastanza elementi per ritenere che queste nuove chips possano interessare anche i più accaniti “decadent consumers” italiani! Rimane solo una domanda sull’argomento! Quando vedremo le Lotus Chips sugli scaffali dei nostri supermercati?

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Loris Tirelli

Socio della società di ricerca Amagi, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e una laurea magistrale in Marketing, Consumi e Distribuzione Commerciale presso lo Iulm di Milano.