Ayran, il nome turco del rimedio alla sete

Alberto Gerosa14 Febbraio 2022

Lo beveva Mustafa Kemal Atatürk, padre della Turchia moderna. Così come lo hanno bevuto prima di lui per secoli, anzi millenni le popolazioni turcofone della penisola anatolica e dell’Asia Centrale. Si tratta dell’ayran, bevanda a base di yogurt, acqua e sale apprezzata ben al di là dei confini dei suoi paesi d’origine per le sue proprietà probiotiche e rinfrescanti. Si sta diffondendo nei supermercati di numerose città europee, mentre è già un articolo imprescindibile dei locali etnici (anche alle nostre latitudini) che offrono kebap, dove bilancia molto bene l’arsura provocata da questa pietanza a base di carne di montone o agnello abbondantemente speziata. L’ayran è anche un ottimo integratore salino; pare peraltro che l’aggiunta di sale allo yogurt, circostanza che conferisce a questa bevanda il suo inconfondibile sapore amaro, abbia origine nei tempi antichi, allorché il sale era l’unico conservante per alimenti conosciuto. Tra i numerosi marchi che commercializzano l’ayran, segnaliamo qui Gazi che lo propone in quattro diversi packaging: vasetto da 250 ml, bottiglietta da 250 ml, brik da 1 l e pratica confezione “da passeggio” da 330 ml in tetrapak. Va conservato in frigorifero, agitato bene prima del consumo e gustato rigorosamente fresco.

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