Cutina reinventa un classico dei pastori d’Abruzzo: il liquore alla genziana

Avatar photo Marilde Motta26 Ottobre 2022

Atmosfere dannunziane di pastori e greggi, scenari montani di natura incontaminata vengono rievocati, sorso dopo sorso, del liquore di Genziana, ossia la quintessenza della tipicità abruzzese. Un liquore antico come i tratturi che attraversavano le alture e le piane dove la genziana gialla cresce spontanea, oggi pianta protetta che non può più essere raccolta.

Le radici essiccate di genziana (genziana maggiore o genziana lutea) provengono da coltivazione certificate biologiche in Francia, ma tutta la laboriosa procedura di preparazione delle due varianti di liquore sono interamente svolte nella sede dell’azienda liquoristica Cutina a Catignano in provincia di Pescara.

L’azienda fondata e condotta da due giovani amici ha riportato la ricetta alle antiche origini preservando il tradizionale ciclo di lavorazione: le radici essiccate vengono macerate nel vino bianco (il tipico   della zona) per un periodo di circa 40-50 giorni rilasciando il caratteristico colore dorato e tutte le loro proprietà salutistiche. Una volta terminata la macerazione, le radici vengono estratte e il liquido viene completato con alcool e zucchero e successivamente lasciato affinare per altri 15-20 giorni e quindi imbottigliato.

I due liquori a base di genziana proposti da Cutina sono:
-“La Robusta” con il 22%vol. di alcool, un sapore deciso nelle note amare da degustare fresco, ma non freddo

-“La Classica” con un grado alcolico più basso 15%vol. e un sapore più morbido, ma comunque tipicamente amaro, perfetto stimolante della digestione.

I due prodotti di liquoristica artigianale sono accomunati dal disegno dell’antica torre di Catignano. Il nome dato all’azienda, Cutina, è quello di un antico insediamento dei Vestini, forti rivali di Roma come riporta Tito Livio. Dalle campagne di scavi risultano evidenze che l’attuale Catignano sia stata fondata sulle rovine di Cutina.

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