Nudj propone ai clienti francesi i nuovi burger vegetali a base di Giaca o Jackfruit.

Avatar photo Loris Tirelli18 Gennaio 2023

Nudj è la prima azienda francese a proporre alla sua clientela veggie-vegana dei burger vegetali preparati con il “fruit du Jacquier” anche definito “jackfruit” o “giaca”.

Una delle particolarità di questo frutto, tipico delle aree tropicali, è la sua capacità di adattarsi bene sia alla cucina salata che a quella dolce.

Questi burger “pavé” vegetali sono interamente naturali e sono aromatizzati con verdure, ad esempio cipolle e pomodori.

All’interno della gamma di Nudj ci sono anche le gallette vegetali (pomodori e cipolle, peperoncini e peperoni) e i nugget vegetali.

Questi prodotti hanno la certificazione “Ab” di “Agricoltura biologica” e un livello “A” di nutriscore. Privi di additivi e di ingredienti ultra trasformati, queste preparazioni bio sono fonti di proteine e ricchi di fibre.

La società francese Nudj-Earth Made ha sede a Parigi ed è specializzata nella preparazione di prodotti a base di jackfruit.

Il jackfruit (Artocarpus heterophyllus) è il più grande frutto tropicale edibile. È comunemente conosciuto come “il cibo dell’uomo povero” perché la povera gente che vive nelle sue aree di coltivazione lo consumano nei loro pasti quotidiani al posto del riso o del grano.

È costituito da un frutto molteplice (il sincarpo) che a sua volta e composto da una parte edibile (la polpa i semi) e da una non edibile (la buccia). Il frutto tenero verde viene consumato come una verdura mentre la polpa succosa del frutto maturo e utilizzata come frutta fresca. I semi possono essere mangiati dopo la cottura, la frittura o dopo essere stati arrostiti.

Nel sub continente indiano, il Jackfruit è conosciuto a livello popolare come “kathal” oppure “khantal”. Ci sono principalmente due tipi di Jack Fruit ottenibili nel mondo, il khaja (con un perianto solido che può essere consumato allo stadio di maturità) e il ghila (con un perianto soffice succoso quando è maturo).

Oltre a queste varietà se ne aggiunge una terza chiamata “dorosha” che è tipica di alcuni paesi asiatici e possiede le caratteristiche sia del khaja che del ghila. A livello mondiale l’India è il leader nella produzione del Jackfruit con 1,4 milioni di tonnellate, seguito dal Bangladesh (con 0,926 milioni di tonnellate), dalla Thailandia (0,392 milioni di tonnellate) e dall’ Indonesia (0,34 milioni di tonnellate) (Anon, 2017).

Il jackfruit è ritenuto un superfruit anche perché è una buona fonte di macronutrienti come carboidrati e proteine e micronutrienti (minerali e vitamine). E’ altresi ricco di composti fenolici come flavonoidi, carotenoidi e composti volatili.

Per ulteriori informazioni vedi gli studi di Goswami e Chacrabati,  2016

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Loris Tirelli

Socio della società di ricerca Amagi, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e una laurea magistrale in Marketing, Consumi e Distribuzione Commerciale presso lo Iulm di Milano.