Carne di mammuth? Certo! Prodotta e coltivata dalla start-up Vow di Tim Noakesmith

Avatar photo Loris Tirelli7 Aprile 2023

Tim Noakesmith è il fondatore della startup australiana Vow, balzata all’onore delle cronache internazionali. Tim ha recentemente assicurato che non si è trattato di un pesce d’aprile quando ha  annunciato che, utilizzando dati genetici pubblicamente disponibili sul mammut lanoso e colmando le parti mancanti con le informazioni genetiche del suo parente vivente più prossimo, cioè l’ elefante africano, la Vow è stata in grado di creare carne sintetica di mammuth delle dimensioni di una polpetta.

Diversi scienziati e imprenditori affermano che, se questa tecnologia alimentare fosse ampiamente adottata, in futuro si potrebbe ridurre notevolmente l’impatto ambientale degli allevamenti a livello globale. Il bestiame non verrà più ucciso e diverse start-up in tutto il mondo affermano che sarà meglio non soltanto per gli animali ma anche per l’ambiente.

Per adesso, Singapore è l’unico paese al mondo ad aver consentito la commercializzazione di questo tipo di “carne sintetica”, ma nel dicembre 2022 la U.S. Food and Drug Administration ha approvato la vendita della carne di pollo coltivata della Upside Foods.

 Nei progetti di Vow per la fine dell’anno, c’è l’obiettivo di vendere in questo stato del Sud-Est Asiatico la carne di quaglia artificiale giapponese. Finora la polpetta di mammut non è stata assaggiata nemmeno dagli scienziati che l’hanno prodotta. Noakesmith afferma che la carne sintetica del pachiderma preistorico non è al momento destinata alla produzione commerciale ma che è il tentativo di riprodurre il sapore di un cibo preistorico estinto circa 5000 anni fa.

Il mammut lanoso è scomparso a causa del cambiamento climatico. Seren Kell, responsabile scientifico e tecnologico presso il The Good Food Institute, sostiene che la riproduzione in laboratorio di carne bovina, suina, pollo e frutti di mare consentirà la riduzione delle emissioni derivanti dall’agricoltura animale convenzionale e, nello stesso tempo, permetterà di soddisfare la crescente domanda globale di carne, raggiungendo contemporaneamente gli obiettivi climatici prefissati.

 

 

 

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Loris Tirelli

Socio della società di ricerca Amagi, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e una laurea magistrale in Marketing, Consumi e Distribuzione Commerciale presso lo Iulm di Milano.