Inflazione USA – Non andrà in questo modo

Avatar photo Daniele Tirelli10 Aprile 2022

Mercoledì, 6 Aprile gli economisti di UBS hanno comunicato ai loro investitori che il dato dell’inflazione negli USA per il mese di marzo, reso noto il 12 aprile, sarà probabilmente piuttosto brutto: +8,5% tendenziale.

UBS sostiene però che l’inflazione raggiungerà il picco massimo a marzo e da lì in poi scenderà “bruscamente” poiché i consumatori americani sposteranno le loro spese sui servizi e i prezzi delle auto usate, che sono stati alle stelle durante la pandemia , inizieranno a scendere.

Inoltre, quest’anno si dice che la Fed aumenterà i tassi di interesse fino a sette volte, a step dello 0,25% o forse dello 0,5%, il che aumenterebbe il costo del prestito per tutta l’economia al 4% circa. È una mossa – dicono – che in genere porta a moderare gli aumenti dei prezzi al consumo mentre l’economia in generale inizia a raffreddarsi.

Tuttavia, gli economisti di UBS hanno incluso anche un avvertimento nel loro rapporto, osservando che le loro previsioni si basano su una continua riduzione degli effetti del COVID-19 in tutto il mondo e su un calo dei prezzi del petrolio.

“La previsione di un punto di svolta è irta di incertezza, quindi riteniamo che i rischi al rialzo per le nostre previsioni siano notevolmente elevati nei prossimi mesi”, hanno scritto gli economisti.

Tutto al mondo può capitare, MA… traducendo le previsioni illustrate in tassi mese su mese (su cui richiamo l’attenzione da sempre) così da misurare la velocità puntuale dei prezzi l’ipotesi si traduce in questo grafico.

Non è mai accaduto che la crescita dei prezzi (correttamente misurata) si bloccasse di colpo. Neppure negli anni ’80 con i colpi di maglio del governatore Paul Volcker.

Gli economisti UBS sembrano credere all’idea della “neutralità” della moneta, cioè che essa sia semplicemente il lubrificante del sistema dell’economia reale, per cui rimosse le cause che producono effetti sulla domanda e l’offerta i prezzi si adeguano. Non è così.

L’inflazione è un “processo osmotico”

come già intuì nel ‘700  Richard  Cantillon. L’aumento dei costi e la maggior quantità di moneta disponibile si trasferiscono da un agente economico all’altro, redistribuendo ricchezza e producendo effetti asimmetrici nei vari settori produttivi.

L’abnorme creazione di base monetaria, l’evenienza di fattori negativi concomitanti (COVID, logistica, guerra, siccità,…) stanno diffondendo capillarmente su scala planetaria le aspettative di inflazione, a fronte di una produzione che non può più espandersi ai medesimi ritmi.

Quindi, è certo che l’unica previsione certa è la revisione  della previsione degli economisti UBS. Verso l’alto! Molto più in alto!

INOLTRE LEGGI ANCHE

Inflazione e strategie di prezzo

Avatar photo

Daniele Tirelli