La pizza in “forma di torta”, partita per l’America con i migranti calabri e lucani, valorizzata a Chicago, torna oggi in patria, assieme all’American Dream culinario.
E questo grazie a Ivan, il fondatore del ristorante di Hamerica’s, che, partendo dai 4 ristoranti iniziali nel 2016, ha raggiunto oggi i 30 ristoranti distribuiti in 17 città italiane, del Nord e del Centro Italia. Avendo scoperto con la sua famiglia le suggestioni gastronomiche degli USA, ne rimase folgorato e volle, poi, trasformare tutte quelle sensazioni in un business per condividerle con i nostri connazionali refrattari alle logiche autarchiche di quel “Made in Italy”, che marchia con un anglicismo persino un ministero della Repubblica Italiana.
“Quella di Hamerica’s è una storia iniziata con un viaggio dall’Italia verso gli States alla ricerca dei sapori autentici della tradizionale cucina americana. Una storia che ha oggi la forma e il gusto di una proposta gastronomica unica nel suo genere” – recita il sito della catena.
, tralasciando la narrazione del ricco, appetitoso menù, sul quale il sovranismo alimentare italico spargerebbe calde lacrime, mi concentrerò solo su un piatto che rappresenta, nella mente obnubilata degli attuali patrioti armati di forchetta e coltello, la massima degenerazione del presunto monumento nazionale: la PIZZA, ovvero la Chicago Pizza Pie.
Ho avuto occasione, più volte, di raccontare a retailer e manager compagni di viaggio che anche quella che, a prima vista, sembra una mostruosità rispetto alla NewYork style pizza, cioè la pizza sottile con la cornice quasi croccante, e che tanti in Italia considerano la verace pizza italiana, … che quella mostruosità di Chicago è anch’essa figlia del genio italico.
È, infatti, ormai acquisito che l’inventore di questa pizza sia stato Adolfo Rudy Malnati, il quale secondo Saverio Rosati, discendente dei proprietari del Rosati’s Authentic Chicago Pizza, era già disponibile in quel menu dal 1926. L’idea ispiratrice della ricetta fu semplicemente una variante della “scarcedda lucana”, torta ripiena che si presta a mille versioni.
Fu poi una fortunata intuizione di Riz Ricardo e Ike Sewell, ex stella del football, a valorizzarla nella loro “Pizzeria Uno” a Chicago, nel 1943, assieme, appunto, a Rudy Malnati. L’involucro fatto con la pasta della pizza venne collocato in una teglia e fu farcito con abbondante salsa di pomodoro, mozzarella, salsiccia e parmigiano.
Dato il suo spessore questa pie venne tagliata a fette e condivisa. Tutto qui. Oggi Hamerica’s la ripropone in quella versione originale. Il cerchio si chiude, trasportando con sè il ricordo di quell’American Dream degli italiani migranti verso gli USA, un sogno che riprende in cammino inverso per allietare il palato degli italiani di cinque-sei successive generazioni.