Ferrero: Nutella Peanut per gli USA nel 2026

Avatar photo Daniele Tirelli19 Maggio 2025

Una svolta storica dopo oltre 60 anni: la Nutella si reinventa con una nuova variante alle arachidi pensata per il mercato americano

Per la prima volta nella sua storia, la Nutella si prepara a unadiversificazione del gusto. Ferrero, la multinazionale italiana del dolciario, ha ufficialmente annunciato il lancio di Nutella Peanut, una nuova versione della celebre crema spalmabile che combina il tradizionale sapore di nocciole e cacao con l’aggiunta di arachidi tostate.

Un progetto ambizioso – Il nuovo prodotto, frutto di cinque anni di ricerca e sviluppo, debutterà sugli scaffali statunitensi nella primavera del 2026. “Il nostro slancio qui non è mai stato così forte“, ha dichiarato Michael Lindsey, presidente e direttore commerciale di Ferrero North America. “Lo sviluppo di prodotti Nutella e Ferrero Rocher specificamente per il mercato nordamericano rappresenta un momento decisivo nella storia della nostra azienda“.

Questo lancio fa parte di una strategia più ampia dell’azienda piemontese per consolidare e ampliare la propria presenza negli Stati Uniti, dove è diventata il terzo produttore di dolciumi dopo Hershey e Mars. Ferrero ha deciso di adattare i suoi prodotti iconici ai gusti locali, considerando che le arachidi rappresentano il 65% del consumo totale di frutta secca negli USA, con una media di circa quattro chili di arachidi consumate a persona all’anno secondo il Dipartimento dell’Agricoltura statunitense.

Produzione locale e investimenti – Per sostenere questa innovazione, Ferrero investirà 75 milioni di dollari nel suo stabilimento di Franklin Park, Illinois, creando decine di nuovi posti di lavoro. Qui verrà prodotta la Nutella Peanut, segnando un ulterio re passo nella localizzazione della catena di approvvigionamento dell’azienda nel mercato nordamericano.”Si tratta di un investimento significativo che riflette la nostra fiducia nel mercato americano“, ha sottolineato Lindsey. “In dieci anni siamo passati da 300 a oltre 5.000 dipendenti negli Stati Uniti“.

Non un semplice burro d’arachidi – Seth Gonzalez, direttore marketing senior di Nutella, ha chiarito che il nuovo prodotto non va confuso con un semplice burro d’arachidi: “Non volevamo che fosse un altro burro d’arachidi. C’è un motivo per cui il cacao è ancora associato a una formula a base di arachidi, invece che solo arachidi. È più uno spuntino pomeridiano che un pranzo, per esempio“.

La nuova Nutella Peanut manterrà dunque la distintiva cremosità della Nutella classica, ma con un sapore arricchito dalle note delle arachidi tostate, creando un prodotto unico nel suo genere che si differenzia sia dalla Nutella tradizionale che dai burri d’arachidi presenti sul mercato.

Un’espansione potenzialmente globale – Sebbene il lancio sia inizialmente previsto per il mercato statunitense, Michael Lindsey ha rivelato che ci sono già richieste da parte dei colleghi internazionali per la nuova variante. “Presumo che avrà un enorme successo, e non appena possibile inizieremo a spedirla anche all’estero”, ha affermato. Si prevede che la Nutella Peanut possa riscuotere particolare successo in Asia sudorientale e nella regione del Golfo Persico, con l’Arabia Saudita che già detiene il primato mondiale per consumo pro capite di Nutella.

Altre innovazioni in arrivo – La Nutella Peanut fa parte di una più ampia serie di lanci previsti da Ferrero per il prossimo anno. Tra questi spiccano i quadratini di cioccolato Ferrero Rocher, che debutteranno a settembre 2025 in cinque varianti (nocciola al latte, fondente, bianca, caramello e assortiti), oltre a Tic Tac al Dr Pepper, Butterfinger Marshmallow e barrette Crunch al cioccolato bianco in edizione limitata.

L’azienda sta anche pianificando importanti campagne di marketing che la vedranno protagonista nei più grandi eventi sportivi mondiali a partire dal febbraio 2026, con probabili apparizioni durante il Super Bowl e la Coppa del Mondo.

Un’azienda in crescita – Mentre altre aziende dolciarie quotate in borsa come Hershey e Mondelez hanno visto le vendite rallentare nei mesi recenti, il business statunitense di Ferrero ha registrato una crescita del 3,4% nei 52 settimane concluse il 20 aprile 2025, secondo i dati diffusi dall’azienda. La casa madre ha invece registrato un aumento dell’8,9% del fatturato nell’anno fiscale concluso il 31 agosto 2024.

La diversificazione del portafoglio prodotti e l’adattamento alle preferenze locali sembrano essere la chiave del successo continuo dell’azienda che ora si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia con questa innovazione senza precedenti.

Se il lancio di Nutella Peanut avrà il successo sperato, (e lo avrà) Ferrero ha lasciato intendere che potrebbero seguire altri prodotti a base di arachidi, aprendo nuove possibilità di crescita e innovazione per uno dei marchi più amati al mondo.

Un altro caso di evoluzione epigenetica nel settore alimentare – Il lancio di Nutella Peanut rappresenta un perfetto esempio di ciò che possiamo definire “evoluzione epigenetica dei prodotti alimentari“, una teoria che analizza come i prodotti iconici si adattino e si trasformino in risposta ai cambiamenti dell’ambiente di mercato, senza alterare il loro “DNA” fondamentale.

Come nell’epigenetica biologica, dove i fattori ambientali influenzano l’espressione dei geni senza modificare la sequenza del DNA, la Nutella Peanut mantiene intatta l’identità essenziale del prodotto originale (il suo “DNA”) mentre adatta la sua “espressione” alle preferenze culturali specifiche del mercato americano.

Adattamento senza perdita d’identità – La teoria dell’evoluzione epigenetica dei prodotti alimentari suggerisce che anche i brand “incumbent”, di successo devono evolvere per cogliere nuovi stimoli dai mercati, ma senza perdere il genotipo ovvero gli elementi fondamentali che ne hanno definito l’identità. Nel caso della Nutella, il “codice genetico” del prodotto – l’ingredientistica che garantisce la cremosità, la dolcezza, con la presenza di cacao e nocciole – rimane intatta, mentre l’aggiunta di arachidi rappresenta una modificazione “epigenetica” che consente al prodotto di adattarsi a un nuovo ambiente culturale.

Il ruolo dell’ambiente culturale – L’introduzione delle arachidi non è casuale, ma una risposta precisa a un “ambiente” specifico – il mercato nordamericano – dove questa frutta secca è profondamente radicata nella cultura alimentare locale. Come nell’epigenetica, dove l’ambiente influenza quali geni vengono espressi, l’ambiente culturale americano ha stimolato questa particolare espressione del prodotto Nutella.

Trasmissione transgenerazionale – L’aspetto chiave dell’epigenetica è la trasmissione transgenerazionale delle modifiche epigenetiche. Nel contesto dei prodotti alimentari, ciò si traduce nella capacità di un’innovazione di successo di adattarsi a nuovi ambienti e dunque vedremo una sua espansione geografica, e anche la nascita di una nuova “generazione” di prodotti Ferrero che incorporeranno elementi di questa innovazione.

Questo approccio all’innovazione alimentare, che bilancia tradizione e cambiamento, è il segreto per la longevità dei grandi marchi nell’era della globalizzazione, consentendo loro di mantenere un’identità coerente mentre si adattano alle diverse “nicchie ecologiche” dei mercati globali.

Analisi del target di mercato negli Stati Uniti – Pur non avendo basi sperimentali di ricerca sul mercato americano si può ipotizzare deduttivamente che l’introduzione di Nutella Peanut rappresenti una mossa strategica mirata a conquistare specifici segmenti di consumatori nel mercato statunitense. Analizzando le caratteristiche del prodotto e le tendenze di consumo americane documentate, è possibile allora delineare su quali target principali Ferrero stia puntando.

Millennial e Gen Z con background multiculturale – Il primo target significativo è rappresentato dai Millennial (nati tra il 1981 e il 1996) e dalla Generazione Z (nati dopo il 1997) con esperienze culturali diversificate. Questi consumatori, cresciuti in un’era di globalizzazione e mescolanza culturale, sono particolarmente aperti a prodotti che fondono tradizioni diverse. Hanno familiarità sia con la Nutella come prodotto “europeo” che con il burro di arachidi come alimento tipicamente americano. Per loro, Nutella Peanut rappresenterebbe un’affascinante fusione culinaria che riflette la loro stessa identità multiculturale.

Consumatori premium-casual – Un secondo gruppo target è quello che potremmo definire dei “consumatori premium-casual”, persone disposte a spendere di più per prodotti quotidiani percepiti come di qualità superiore. Questo segmento, in forte crescita negli Stati Uniti, cerca alimenti che offrano un’esperienza più sofisticata rispetto ai prodotti di massa, ma che restino accessibili e adatti al consumo quotidiano. Nutella Peanut si posiziona perfettamente in questo spazio, offrendo una versione elevata di un classico americano (il burro di arachidi) con un tocco di raffinatezza europea.

“Foodie” esploratori – Il terzo target è costituito dai cosiddetti “foodie explorers”, consumatori entusiasti che sono costantemente alla ricerca di nuove esperienze gastronomiche e prodotti innovativi. Questa categoria, molto attiva sui social media, è fondamentale per generare il passaparola iniziale e creare hype attorno a nuovi lanci. La novità rappresentata dalla prima variazione di gusto della Nutella in oltre 60 anni renderà il prodotto particolarmente attraente per questo gruppo.

Famiglie bi-culturali – Un quarto segmento strategico è rappresentato dalle famiglie bi-culturali o immigrate di prima e seconda generazione, specialmente quelle con radici europee o latino-americane. Queste famiglie spesso cercano prodotti che possano fungere da “ponte” tra la loro cultura d’origine e quella americana. La Nutella è già un prodotto nostalgico per molti europei e latino-americani, e l’aggiunta di arachidi crea un legame con la cultura alimentare americana, rendendo il prodotto particolarmente rilevante per queste famiglie.

Consumatori di snack salutari-indulgenti – Infine, un target importante è rappresentato dai consumatori che cercano quello che il marketing definisce “permissible indulgence” – prodotti che, pur essendo dolci, vengono percepiti come contenenti ingredienti benefici o naturali. La presenza di frutta secca (nocciole e arachidi) in Nutella Peanut può posizionare il prodotto in questo spazio mentale, attraendo consumatori che cercano di bilanciare il piacere con la percezione di fare scelte alimentari ragionevolmente salutari.

Strategie di marketing e distribuzione mirate – Per raggiungere efficacemente questi segmenti, Ferrero dovrà implementare strategie di marketing differenziate. Gli investimenti annunciati in campagne pubblicitarie durante eventi sportivi di grande richiamo come il Super Bowl e i Mondiali del 2026 suggeriscono l’intenzione di creare una rapida consapevolezza di massa. Allo stesso tempo, sarà fondamentale una forte presenza sui social media e collaborazioni con influencer food per coinvolgere i segmenti più giovani e i “foodie”.

Dal punto di vista della distribuzione, è probabile che Nutella Peanut sarà inizialmente posizionata in negozi di alimentari premium e catene ad assortimento profondo come Wegmans, H.E:B e diverse insegne di Kroger e ovviamente Eataly, nonché retailer locali come Nugget Market, Morton Williams, ecc.  per poi espandersi a una distribuzione più ampia una volta consolidata la sua posizione di mercato.

 

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