Dissetarsi con gusto con i frullati di “Le terre di zoè”

Avatar photo Marilde Motta3 Maggio 2024

Consumare frutta e verdura on-the-go? Certo basta berla nella consistenza liquida e vellutata di un frullato in pratiche bottiglie di vetro dalla larga imboccatura e con il tappo twist-off che consente un’agevole apertura e richiusura.
L’idea dei frullati a base di ortofrutta biologica combinata con ingredienti di alto valore nutrizionale è dell’azienda agricola Le terre di zoè che rappresenta anche un pionieristico successo imprenditoriale al femminile.

Dall’azienda agricola del padre, fondata negli anni ’50, Maria Caterina Gerace si stacca nel 1983 dando vita alla propria idea di impresa nel settore agricolo, innovando e investendo per attualizzare le colture, introducendo varietà richieste dal mutare dei consumi. Nel 2012 la figlia Giovanna entra nell’azienda materna e alle produzioni agricole e di olio aggiunge la trasformazione della frutta coltivata sui terreni convertiti al biologico già nel 2004, vengono così realizzate confetture, nettari, succhi e altre referenze. È Giovanna che ha l’idea della creazione di un marchio per contraddistinguere e salvaguardare l’originalità di prodotti fatti con cura artigianale. Fra bíos e zoé, che significano entrambi “vita” in greco antico sceglie zoé inteso come concetto che racchiude il significato stesso di vita e lo congiunge alle terre che la famiglia coltiva con passione e competenza da decenni. Nasce così il marchio le Le terre di zoè.

Approfondiamo con Giovanna Frisina, che nell’azienda di famiglia si occupa della produzione, la conoscenza dei frullati.

A chi si deve la creazione delle varie tipologie di frullati e nettari?
Tutti i nostri prodotti vengono sviluppati internamente. Ci facciamo suggerire gli abbinamenti dalle tendenze del mercato verso prodotti sempre più salutistici e senza l’uso di zuccheri raffinati. Per questo motivo utilizziamo lo zucchero d’uva in tutte le nostre composte come unico dolcificante ed è così anche per i nettari. Per ogni prodotto facciamo dei primi test interni di gusto, cercando sempre di trovare un buon equilibrio fra gli ingredienti così da salvaguardare il sapore autentico della frutta. Le spezie e lo zucchero d’uva devono essere un corollario che arricchisce, ma che non prevale. I prodotti vengono poi fatti assaggiare ad una platea più allargata di clienti fidati e infine messi in commercio. Per quanto riguarda i frullati l’idea è stata di mettere insieme un succo di frutta che dia la freschezza, un ortaggio che ne dia la consistenza, un cereale senza glutine come il grano saraceno che apporti fibre ed una spezia per esaltare il sapore. Così nascono i due frullati a base di succo di clementine, zucca, grano saraceno e curcuma e quello a base di arancia rossa, rapa, grano saraceno e cannella. A questi si è aggiunto un frullato che in parte si discosta dai primi due per l’assenza dell’ortaggio e del cerale, ma che ha come obiettivo l’uso della farina dei semi di canapa bio che fornisce un apporto proteico importante. Quindi abbiamo sviluppato una ricetta che mette insieme la purea di kiwi per dare consistenza, il succo di bergamotto per dissetare, le proteine della canapa e lo zenzero. La scelta degli abbinamenti è stata fatta anche nel rispetto dei colori, affinché ci fosse un’armonia anche dal punto di vista visivo, dato che utilizziamo la trasparenza del vetro per i nostri prodotti.

La vostra produzione è essenzialmente artigianale. L’aspetto cromatico è quindi altrettanto importante di quello del sapore e della consistenza…

I succhi e i nettari biologici sono ottenuti dalla spremitura a freddo della frutta che otteniamo dalle nostre coltivazioni situate in Calabria e lavorate entro le 24 ore dalla raccolta. I nostri terreni si trovano vicino a Nicorera Marina, ma a 75 m sul livello del mare il che consente di godere di un microclima ideale per molte delle nostre coltivazioni. Il ciclo di lavorazione è direttamente controllato. Il nostro è un laboratorio artigianale che si prefigge di fare un prodotto di qualità, partendo da materie prime di qualità ed è per questo motivo che produciamo tenendo presenta la domanda. In questo modo il prodotto non staziona per mesi in magazzino, ma puntiamo su una veloce rotazione. Recentemente abbiamo acquistato un nuovo macchinario di imbottigliamento che ci ha permesso di passare dalle 1.200 unità giornaliere di produzione alle 700 unità all’ora. Sicuramente per noi una grossa chance per aumentare le nostre capacità di fornitura.

Canale horeca, gdo, ecommerce, erboristerie. Come si configura la vostra politica commerciale?

La nostra ricerca di clienti avviene tramite le fiere di settore (Cibus, Tuttofood e altre minori) e studiando gli insight di mercato, andando poi a selezionare la tipologia di cliente che a nostro parere potrebbe apprezzare i nostri prodotti. I nostri clienti al momento sono negozi e gastronomie che non fanno parte di franchising e quindi hanno una autonomia decisionale negli acquisti e nella scelta dei fornitori. Riforniamo qualche distributore che sposa la nostra stessa filosofia di prodotto genuino e artigianale e quindi ha una struttura adatta a raggiungere clienti coerenti con i nostri propositi. All’interno del canale horeca riforniamo dei bar e dei villaggi turistici che utilizzano i nostri succhi per i pasti e per le colazioni, ma sono adatti anche per creare long drink e innovativi cocktail. In pratica il prodotto è adatto a molte occasioni d’uso. Vendiamo anche tramite il nostro ecommerce specialmente ai consumatori finali che possono accedere a tutte le referenze che abbiamo, oltre che alla frutta fresca durante la stagione. La nostra piattaforma di ecommerce è anche pensata per la codifica di clienti professionali che possono accedere a un listino dedicato alla rivendita e gestire il loro ordine direttamente dal nostro ecommerce. A oggi non siamo ancora entrati nella gdo.

Per il packaging dei frullati e di altre vostre referenze avete scelto il vetro, quali valori volete comunicare? Quali politiche di sostenibilità avete in atto?

Tutti i nostri prodotti, siano essi composte, succhi o olio, sono confezionati in imballi di vetro e capsule di alluminio. Sicuramente la scelta del vetro è a oggi la scelta più adatta perché garantisce la conservabilità del prodotto (specialmente per noi che non usiamo alcun tipo di conservante) e il vetro è riciclabile all’infinito. Noi ci siamo subito adeguati alla normativa che prevede l’indicazione in etichetta del corretto riciclo degli imballi perché crediamo fermamente che solo un uso sostenibile delle risorse possa permettere all’ambiente di riemergere dallo sfruttamento esasperato che ne stiamo facendo. È per questo che seguiamo i dettami della certificazione biologica, abbiamo due impianti a energia solare, uno sul fabbricato dove insiste il laboratorio e l’altro sulla struttura dell’agriturismo (abbiamo anche una fattoria didattica con iniziative dedicate ai bambini), abbiamo appena partecipato ad un progetto di 4 anni Horizon 2020, di nome Cofresh dove abbiamo portato avanti due diverse innovazioni, una legata alla migliore razionalizzazione dell’irrigazione sfruttando delle centraline di rilevazione dell’umidità del terreno e una centralina di pilotaggio dell’irrigazione stessa in automatico in base a certe condizioni di temperatura e umidità. Dall’altra, insieme all’Università di Bologna, abbiamo portato avanti un progetto di fermentazione delle bucce di clementine ottenute come scarto del processo di estrazione del succo, per ottenere degli additivi funzionali da aggiungere ai succhi. Prodotto che verrà presentato anche al prossimo Macfruit a maggio. Cerchiamo sempre collaborazioni che permettano di ridurre gli scarti e di valorizzarli. Lo scorso autunno abbiamo fornito i semi di scarto del processo di estrazione del succo di melagrana ad un laboratorio che le ha essiccate e sta per procedere all’estrazione di un olio. Pur non essendo neanche lontanamente soggetti al bilancio di sostenibilità, per nostra scelta etica ci siamo comunque sottoposti all’autovalutazione trimestrale sulla piattaforma realizzata da Ecomate, al fine di valutare il nostro As-is e avviare un miglioramento continuo della sostenibilità.

Sono diverse le referenze che arricchiscono la gamma dei succhi di frutta e nettari Le terre di zoè, dal frullato con succo di clementine, purea di zucca, grano saraceno e curcuma al frullato con succo di arancia rossa, purea di rapa rossa, grano saraceno e cannella fino al fruttato con purea di kiwi, succo di bergamotto, proteine della canapa e zenzero.

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Marilde Motta

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