Cecille e Lentille del Mulino Bianco, per assecondare le nuove tendenze alimentari

Avatar photo Daniele Tirelli16 Maggio 20231

Quando Barilla scende in campo, significa che è una wave è divenuta tendenza, cioè pratica alimentare stabilmente inserita nelle abitudini di un target non trascurabile di consumatori.

Il lancio di Lentille e Cecille è la conferma del veloce ampliamento della ingredientistica che confluisce nella odierna cultura alimentare popolare Italiana.

Al di là dei miti più o meno artificiosi, la cucina, o meglio, il “mangiare” all’italiana è strettamente legato alla produzione industriale che crea, innova e propone prodotti economici e facili da gustare, che non erano contemplati nell’immaginario collettivo anche solo pochi anni prima.

I frollini alle lenticchie rosse e quelli con farina di ceci sono parte dell’incessante allargamento degli assortimenti dei prodotti da prima colazione che, in questo caso, si espandono per assecondare un’inattesa passione per i legumi degli italiani, in ogni occasione di consumo.

Difficile ricondurre queste tendenze ai tempi passati quando si distinguevano le “bocche da grano” e le “bocche da biada”, come scrisse Piero Camporesi, trattando di pani e di farine mischiate e minori. E questo perché, osservando le tendenze in atto – egli aggiungeva – la piccola e media borghesia sembra sempre più orientata, sia per una forte spinta alla proletarizzazione collettiva, sia per la riscoperta di interessi suscitati dalla cultura popolare verso una cucina povera che, in realtà tale, non è più.

Ormai spariti i ricordi di guerra dei nonni circa lo uso delle farine di leguminose in sostituzione del grano, ceci e lenticchie si riqualificano invece per quelle proprietà soprattutto proteiche di cui gli italiani sembrano essere divenuti insaziabili.

Ecco dunque il gusto nuovo delle Lentille, il primo frollino Mulino Bianco che combina mandorle con la farina di lenticchie rosse, la quale  conferisce loro, a sua volta, un caratteristico delicato sapore di nocciola e aggiunge valore nutrizionale grazie al suo alto contenuto di proteine, fibre e vitamine del gruppo B. La lenticchia (Lens Culinaris Medikus), va ricordato, è una delle prime colture domestiche alla base dell’alimentazione in India, Bangladesh, Pakistan ed Egitto.

E poi le Cecille preparate con la farina di ceci,  cacao e scorza candita d’arancia, un altro biscotto ricco di fibre, vitamine del gruppo B, A, E, Potassio, Calcio e Fosforo, mentre è priva di glutine e di colesterolo.

ll cece (Cicer arietinum), terza leguminosa per produzione mondiale, dopo la soia e il fagiolo è originaria, probabilmente, della Turchia, mentre la sua coltivazione è nota sin dall’età del bronzo e dalle tracce rinvenute in Iraq. Conosciuta dai cittadini dell’Impero romano, appartiene alla storia nutrizionale italiana in forma di zuppe, più che di prodotti da forno: un utilizzo recente che, forse, Barilla ha notato e istituzionalizzato, seguendo la galassia degli usi e delle invenzioni che si diffondono su Internet e nei network di vegani e vegetariani e appassionati di cucina hobbistica.

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Daniele Tirelli

One comment

  • Ivano baggi

    17 Maggio 2023 at 19:15

    Interessantissimo

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