Cosmic Crisp, più che una mela, un’ispirazione

Avatar photo Daniele Tirelli10 Aprile 2023

Riproponiamo l’articolo già pubblicato nel 2022.

Cosmic Crisp, più che una mela, unispirazione

Così dice il claim del nuovo marchio di mele. Le varietà di questo frutto, immesse sul mercato americano europeo e oggi con una campagna in grande stile su quello italiano, aumentano sempre più velocemente.

Tra quelle più recenti sono da citare le mele Cosmic Crisp, anch’esse frutto di una ricerca ventennale della Washington State University, situata nell’omonimo stato americano (tra quelli più vocati a questa coltivazione), uno stato dove vengono coltivati ​​i due terzi delle mele americane. Ricordiamo, peraltro,  che la produzione delle mele negli Stati Uniti ha un valore di oltre 20 miliardi di dollari.

Vale la pena, allora,  di ricordare l’origine di questa varietà. L’artefice di questo risultato è Bruce Barritt,  breeder 78enne originario  di Kelowna, nella Columbia Britannica. che ha dato il nome a questa mela cremisi uniformemente colorata e macchiata sulla buccia da lenticelle bianche “che ricordano un cosmo”.

Barritt ha conseguito il dottorato di ricerca in Pomologia alla Cornell University di Ithaca (NY) e nel 1985, iniziò una collaborazione con il  Tree Fruit Research and Extension Center dell’Università di Wenache. Nel 1997, iniziò  l’impollinazione incrociata di Honeycrisp ed Enterprise, le varietà genitrici della Cosmic Crisp.

Finalmente nel 2007, Barritt isolò la “Mother Tree”, la pianta di 38a generazione che produceva mele con tutte le caratteristiche dei “Big Five”, cioè i primi esemplari dell’attuale Cosmic Crisp.  Dopo altri 12 anni di test, i semi ottenuti hanno finalmente consentito una coltivazione di massa e la relativa commercializzazione dei frutti.

Cosmic Crisp colmava così la mancanza di una mela soda, dal sapore perfettamente equilibrato, la consistenza croccante e succosa, un picciolo robusto (a differenza di quello dell’Honeycrisp) che ne consente una raccolta più rapida ed efficiente.

Pertanto, negli ultimi tre anni sono stati piantati 13 milioni di alberi, e sono stati investiti 500 milioni di dollari nella promozione del marchio, in breve la più grande campagna nella storia del  settore delle mele.  Attualmente i meleti Cosmic Crisp sono presenti  in Cile, Australia, Nuova Zelanda e Alpi italiane.

Ecco dunque un’ulteriore opportunità di arricchire il reparto ortofrutta per la distribuzione moderna, con l’unico problema di promuovere una comunicazione professionalmente adeguata a far comprendere alla clientela le sottili, ma importanti distinzioni di gusto e aromi delle mele.

Avatar photo

Daniele Tirelli