L’opinione di Olivier Dauvers: Crisi agricola: aiutare i clienti ad aiutare gli agricoltori non è molto difficile (se lo si vuole)…

Avatar photo Daniele Tirelli29 Gennaio 2024

Riprendiamo un articolo, di Olivier Dauvers, tratto dalla newsletter “LUNDI GRANDE CONSO” delle Editions Dauversdi Lunedì 29 gennaio 2024.

Le rivendicazioni agricole sono ancora una volta all’ordine del giorno. Vi è l’opportunità di rimettere il soggetto origine in cima alle priorità. Perché l’origine del prodotto? Perché essendo davvero trasparenti sull’origine delle materie prime, è possibile aiutare i clienti che vogliono (e possono) aiutare gli agricoltori, ad  indirizzare i loro acquisti verso prodotti con una componente agricola francese. Al contrario, occultandone l’origine quando la provenienza non è francese, non lo permettiamo. Niente di più facile da comprendere…

L’ esempio (terrificante) è di questo Intermarché di pochi giorni fa. Nel banco, si trovava del petto d’anatra. Non molto grande sul poster, era scrittp “Origine UE”. Informazione tanto vaga (la Francia è infatti nell’UE) quanto illeggibile. Insomma, ipocrita. Ma poiché non vi è alcun obbligo di fare di più, tutto questo è… perfettamente legale.

Un altro esempio poco edificante, anche se del tutto legale: l’azienda è francese, ha sede ad Auch (il Gers, si sa, è la patria dell’anatra grassa) ma l’origine… è in Bulgaria. Insomma, solo il consumatore curioso sarà riuscito ad ottenere ciò che tutti i clienti dovrebbero avere: ovvero, la trasparenza della provenienza. Anche in questo caso il problema è, semplicemente, collegare un prezzo (qui oggettivamente interessante) alla provenienza che lo è meno…

Ecco perché oggi, mentre si manifesta la crisi agricola, rilancio questa sfida alle insegne e ai loro massimi responsabili. Cioè, ai due Michel (Biéro e MEL), i due Alexandres (Bompard e De Palmas), Ludovic (Châtelais), Philippe (Brochard), Dominique (Schelcher), Thierry (Cotillard), Benoît (Clerc, Aldi), con cui ci conosciamo, e con cui mi basta essere franco e diretto…

Per quanto tempo sarete complici di una regolamentazione ipocrita? Per quanto tempo resisterete alla critica legittima di non fare abbastanza per la “fattoria” Francia? Perché non vi azzardate, in una situazione del genere (che riguarda tutti voi), a rivendicare l’origine del prodotto? Ipotizzate che tutti prendano la stessa posizione e che, domani, sui vostri scaffali, la comunicazione si presenti così ( vedi la foto sotto)… Tutti voi avete, nei vostri interventi pubblici, la passione per l’agricoltura sulle labbra .

Provatelo. Non difficile, come dimostra questo montaggio che ho preparato per voi. Dimostrate il vostro attaccamento alla “Ferme France”. È una decisione semplice (davvero non complicata da attuare) per dare subito maggior credito alle vostre parole gentili nei confronti degli agricoltori. Ricordate che non esiste l’amore, ma esistono solo prove d’amore…

In breve… chiarite l’ORIGINE

NB: Lancerò pubblicamente questa sfida anche venerdì mattina su M6, nello speciale consumatori di “Ça peut vous arriver. E mi impegno anticipatamente a rendere pubblici i nomi delle insegne che vogliono partecipare a questa gara.

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Daniele Tirelli

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