i Piselli di Bambara dal Madagascar alle cucine europee.

Avatar photo Loris Tirelli20 Gennaio 20242

In Francia, ma anche in Italia, nel circuito “underdog” dei negozi etnici, poveri ma portatori di innovazione, si possono reperire i Piselli di Bambara, (Vigna Subterranea). Date le neo-tendenze veggie adottate da un numero crescente di italiani, l’ennesima leguminosa può suscitare interesse.

Chiamati anche “piselli di terra” e in malgascio “voanjobory“, termine che letteralmente significa “arachidi”, questi legumi della famiglia delle Fabaceae hanno preso il nome della tribù Bambara, gruppo etnico che vive nell’Africa occidentale in particolar modo nel Mali meridionale, in Ghana, in Guinea, in Burkina Faso e in Senegal.

Il  profilo nutrizionale di queste leguminose ricche in aminoacidi ed elevate concentrazioni di rutina, miricetina e flavonoidi, rendono il consumo dei loro semi complementare alle diete a base di cereali e spiegano perché, oltre ad aver fatto parte delle culture fondatrici del periodo neolitic che vide la lenta domesticazione delle Fabaceae, costituiscono un notevole contributo nutrizionale  per le popolazioni africane.

Coltivati, venduti e lavorati tradizionalmente dalle donne, sono considerati un alimento completo poiché possiedono un contenuto elevato di carboidrati (dal 58% al 64%) e di proteine (dal 24 al 26%) cosicché i loro valori nutrizionali sono superiori a quelli contenuti nella soia e nei ceci.

In Madagascar si usa anche la Vigna Subterranea per le sue proprietà medicinali, in particolare i semi per curare gli ascessi e le ferite infette, il succo delle foglie applicato sugli occhi per curare l’epilessia, e le radici talvolta sono assunte come afrodisiaco, ed infine il pestato. semi mescolati con acqua vengono somministrati per curare la cataratta.

Inoltre, per coloro che hanno a cuore la sostenibilità del pianeta va detto che questa specie ha la reputazione di migliorare la qualità del terreno rendendolo più fertile attraverso il metodo delle rotazioni.

I piselli di Bambara si abbinano bene alla spalla di maiale (Voanjobory sy henakisoa) e di manzo (Voanjobory sy hena omby)  accompagnati da aglio, cipolle, pomodori. Questi legumi possono essere consumati anche con il “riso malgascio”, (in malgascio “vary” significa “riso”) in quanto alimento basilare della popolazione malgascia che è tra i più grandi consumatori pro-capite al mondo di questo cereale.

Venduti all’interno di barattoli da 425 ml, questi piselli, certificati dalla Malgasy National Fair Trade Association., sono conservati in acqua e sale per essere pronti all’uso. L’azienda produttrice è la Codal, con sede ad Antananarivo in Madagascar e l’importatore è la società Racines, con sede a Montpellier.

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Loris Tirelli

Socio della società di ricerca Amagi, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e una laurea magistrale in Marketing, Consumi e Distribuzione Commerciale presso lo Iulm di Milano.

2 comments

  • Raozy ed Alessandro

    13 Febbraio 2024 at 01:38

    Buongiorno,
    dove o come si possono procurare questi prodotti del Madagascar.
    Grazie
    E’ vero che ho fatto già tale richiesta ma senza risposta.

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    Loris Tirelli

    13 Febbraio 2024 at 13:27

    Buongiorno,

    Ci scusi per il ritardo. Noi abbiamo trovato questi prodotti presso Panier du Monde ad Annemasse. Si possono però acquistare, sia secchi sia confezionati, nei negozi etnici.

    Panier du Monde:
    2 Rue de l’Industrie, 74100 Annemasse, Francia

    Buona Giornata!

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