Pinoli siberiani, dalla Russia con sapore

Avatar photo Loris Tirelli5 Settembre 2022

Taiga significa impenetrabile in un dialetto siberiano. Nella taiga crescono i cedri siberiani (Pinus sibirica), appunto, alberi sempreverdi  che si sono adattati alle condizioni climatiche molto dure di quel territorio;  brevi fresche estati con i lunghissimi  soleggiamenti del Nord e poi inverni freddissimi. Il risultato sono sono semi (i pinoli)  di queste gimnosperme , particolarmente ricchi di vitamine, oligoelementi e nutrienti essenziali.

La raccolta dei pinoli di cedro dalle pigne non è un compito molto duro che si svolge nella taiga, su lunghe distanze poco prima delle prime nevi.  I pignoni vengono selezionati, si estraggono le noci e si frange attentamente il duro mantello per isolarne delicatamente. Poi i pinoli vengono lavati, asciugati e e selezionati e il tutto manualmente.

I pinoli di cedro piccoli e rotondeggianti contengono circa il 66% di grassi polinsaturidi qualità, 3,6% di zuccheri,oltre a molte proteine ​​vegetali e ben 19 diversi aminoacidi,  vitamina EPPvitamine del gruppo B e svariati minerali tra cui calciofosforomagnesioferrozinco e potassio.  L’acido linoleico, presente in questi semi in elevate quantità, è il precursore degli acidigrassi omega 6, ovvero quei grassi buoni finalizzati a regolare il colesterolo nel sangue e le funzionalità delle membrane cellulari, per il benessere del sistema nervoso e per la salute e le bellezza della pelle. Per questo sono  anche chiamati “Perle della foresta siberiana”.

La crescita naturale dei cedri lontani dalla civiltà in vaste foreste della Russia più remota fornisce un prodotto che si distingue per la qualità superiore, in un mercato spesso massificato e banalizzato. L’aroma dei pinoli siberiani, così come anche il loro sapore, è infatti decisamente più penetrante e perdurante  rispetto a quello dei pinoli europei.

Anche l’olio di pinoli di cedro siberiano, estratto appunto dagli omonimi semi, è un condimento ricco di sostanze antiossidanti e può per questo essere utilizzato sia in campo alimentare che in ambito cosmetico. Svolge infatti sulla pelle un’azione idratante e cicatrizzante e aiuta a mantenere giovani le cellule dell’epidermide.

La tradizione popolare considerava questo prodotto un vero e proprio toccasana; lo riteneva infatti in grado di fortificare l’intero organismo e di incrementare la virilità nell’uomo. Ancora oggi si assegnano a quest’olio virtù benefiche come la capacità di lenire disturbi vascolari, reumatici e gastrointestinali tra cui coliche, gastriti, infiammazioni alla colecisti, ulcere duodenali e vene varicose.

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Loris Tirelli

Socio della società di ricerca Amagi, ha conseguito una laurea in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e una laurea magistrale in Marketing, Consumi e Distribuzione Commerciale presso lo Iulm di Milano.