Adora (Sugra34) un’altra uva nera dal Sudafrica nei reparti della GDO

Avatar photo Daniele Tirelli9 Aprile 2024

Sono gli acini di circa 2,5 cm di diametro, neri e lucidi di Adora ad attrarre i clienti/consumatori dei supermercati (come Despar). Proveniente dal Sudafrica, ma ormai globalizzata grazie alle licenze di Sun World International LLP, (California), quest’uva nera senza semi con i suoi acini grandi e rotondi, intensamente violacei e con un tipico accenno di pallore all’attacco con lo stelo, ha ricevuto il soprannome di uva dai “due morsi”, proprio per la dimensione degli acini.

Buccia sottile e polpa soda ma non croccante, e soprattuto un contenuto zuccherino che varia da 18 a 21 Brix. La sua acidità è tipicamente bassa e il sapore neutro, per cui  si presta agli abbinamenti con vari formaggi.

Adora Seedless è anch’essa un frutto straordinario della ricerca varientale che sempre di più offre al mondo del consumo globalizzato il vantaggio della continuità dell’offerta e soprattutto dell’ampiezza della scelta.

Ibrido creato per la prima volta da David Cain a Wasco, California, nel maggio 1999, Adora derivò dall’incrocio  tra una varietà non brevettata, 91171-094-492 , e la Sugratwentytre .

La prima propagazione asessuata fu effettuata poi nel dicembre 2003 da Michael J. Striem. Il brevetto statunitense sulla pianta venne concesso nel febbraio 2009 e ora Adora si affianca, anche in controstagione, al numero crescente e inarrestabile delle uve da ravola a nostra disposizione.

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Daniele Tirelli

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